Emicrania Ucraina

Se ne parla nei tg e sui giornali, ma sembra interessarci molto poco. Eppure il caos in Ucraina, anche solo da un punto di vista geografico, ci dovrebbe riguardare molto da vicino.

Ho come l’impressione che il disinteresse generale – soprattutto quello di certe categorie che di solito sono sempre pronte ad incendiarsi per i diritti – sia dettato da una sorta di sospetto e pregiudizio rispetto alle fazioni in piazza. Ho il timore che alcune fasce della sinistra si stiano guardando bene dallo schierarsi a favore dei manifestanti anti-Yanukovych per una sorta di pregiudizio anti-occidentale e per il fatto che in piazza ci sia anche l’estrema destra. Da qui l’irrinunciabile attrazione verso notizie dalle fonti discutibili che vorrebbero capovolgere i fronti, arrivando a ritrarre magari un benevolo Putin in funzione anti-imperialista, dove l’impero è sempre quello americano, ça va sans dire. Nulla di nuovo sotto il sole.

Al di là del fatto che, se proprio vogliamo dirla tutta, la stragrande maggioranza dei fascisti italiani sono pro-Putin, credo che quando un governo fallimentare e corrotto reprime violentemente le legittime manifestazioni, quando i cecchini sparano sugli studenti, dovremmo indignarci tutti quanti. Sparano, e non proiettili di gomma. E allora non credo importi se con noi si indigna anche lo schieramento solitamente a noi opposto. Ma per ora ci possiamo permettere il lusso di girarci dall’altra parte.

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