House of fun

Ieri, che se non ricordo male era il 4 giugno, nel Parlamento britannico si è tenuto quello che viene definito lo State Opening. Siccome non mi va di rivelare troppo il mio imbarazzante fanatismo anglofilo neanche troppo latente, non spiegherò nei minimi dettagli in che cosa consista questa cerimonia, ma se volete approfondire l’argomento vi mando direttamente alla pagina di Wikipedia dedicata. So che lo farete in tanti.

In sostanza si tratta della cerimonia di apertura dell’anno parlamentare, dove la Regina tiene un breve discorso. Fin qui niente di particolare. Ma ciò che personalmente mi piace guardare di questo evento sono le rituali procedure che si eseguono da secoli, con tanta fastosità ma anche con un sarcasmo poco nascosto.

Prima dell’arrivo della Regina, vengono ispezionate le cantine di Westminster, perché ci si possa accertare dell’assenza di esplosivi. Questo rituale, oggi puramente simbolico, viene eseguito da oltre quattrocento anni. Praticamente da quando Guy Fawkes tentò di far saltare in aria il Re insieme a tutti i parlamentari. Sì, Guy Fawkes, lo stesso terrorista cattolico poi idealizzato e reso idolo di qualsiasi populismo anti-casta da quel famoso film.

Una delle cose più divertenti riguarda il parlamentare-ostaggio. Prima dell’uscita del sovrano da Buckingham Palace, all’interno della residenza reale viene portato un parlamentare (chiamato Hostage MP) che verrà simbolicamente detenuto come ostaggio fino al ritorno del monarca. Una sorta di caparra stabilita in tempi dove evidentemente i rapporti tra il regnante e il Parlamento non erano proprio floridi. Di solito l’Hostage MP è un parlamentare di maggioranza, ma mi sembra che quest’anno il pericolosissimo compito sia stato affidato ad un laburista.

La Regina arriva a Westminster e si accomoda sul trono nella Camera dei Lord, non potendo entrare in quella dei Comuni (anche qui a causa di un’incidente tra il sovrano e il Parlamento vecchio più di quattrocento anni).

Prima di leggere il discorso, manda quindi a chiamare i parlamentari della Camera dei Comuni. Qui inizia quella che forse è la parte più mediatica. Un sempre orgogliosissimo tizio in alta uniforme attraversa il corridoio principale del palazzo per dirigersi nella camera bassa, ma qui, prima di arrivare, gli viene letteralmente sbattuta la porta in faccia. Quindi il nostro amico dovrà battere tre colpi sulla porta (e anche belli forti devo dire), farsi aprire, e annunciare che la Regina attende gli onorevoli nella Camera dei Lord.

Il fatto di sbattere la porta in faccia ad un funzionario inviato dal sovrano in persona secondo me ha un significato simbolico enorme. Non solo la Regina non può entrare nella Camera dei Comuni, ma se manda un funzionario questo non può entrare come e quando gli pare, ma deve bussare (e anche forte).

Per la cronaca quest’anno le riprese televisive, non so per quale motivo, non hanno inquadrato il momento della chiusura della porta. Per una prova visiva, vi rimando al video della cerimonia del 2010 (la porta viene sbattuta a 3:30 circa).

Ecco, alla fine ho spiegato lo stesso.

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